In questo momento mi vedo
dall’esterno. Persa, mentre tutti gli
altri vanno avanti. Tutti gli altri sono riusciti, in questi 19 anni, a
scoprire passioni, creare amicizie. Sono diventati persone vere, con i loro
tratti caratteristici… E mi sembra di essermi persa da qualche parte, in
qualche momento. Sono sfumata via fino ad essere quasi invisibile. Se ora penso
a me, non riesco a vedermi. Non ho niente, ed è come se non esistessi. Mi vedo
dall’esterno come una malata, una psicopatica rinchiusa in un ospedale e nella
sua testa. Mi dispiace da morire, mi sento tanto in colpa verso i miei genitori
e voglio che loro pensino che la loro figlia sia felice. Mi dispiace tanto
deluderli. Sto tentando di vivere da sola senza riuscirci, sentendomi
sprofondare sempre un po’ di più nell’oblio. Non capisco bene cosa ho sbagliato
in questi anni o cosa mi sia successo, per cui sono diventata tanto diversa e
distante da tutti gli altri. Vorrei che fosse andato tutto bene, così che le
persone che si preoccupano per me potrebbero stare tranquille. A questo punto
io preferirei sparire, ma so che sarebbe egoista e che devo mostrarmi felice e
grata per quello che ho. Perché ho davvero tutto, e mi dispiace essere una
delusione. Solo che mi sento così, senza amici o amore o uno scopo. L’uomo
capisce una cosa solo quando sa che cosa farsene, così capisce se stesso solo
quando sa cosa fare di sé (cit. qualcuno, un filosofo, ultimi ricordi della
quinta liceo…)
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