… non prestarmi le tue ali, insegnami a volare.

sabato 24 agosto 2013

dopo pranzo.

Come adesso, io mamma ti odio. Sei una stronza, perché lo fai apposta. Non puoi essere così stupida da farlo per sbaglio, lo fai apposta. Non mangiare mi fa stare bene e voi mi illudete mi imbrogliate. Io penso che oggi a pranzo posso mangiare, varrà la pena di prendere peso e vedermi grassa e brutta, e non potermi vestire come voglio, ne varrà la pena per passare una bella ora, un pranzo in famiglia, a me questi momenti piacciono. Alla fine sarò contenta e non mi vedrò poi così grassa. E tu troia mi fai mangiare di tutto, e alla fine cambi faccia. Dici qualcosa, ogni volta una cazzata, per la quale si finisce per litigare. Doveva essere un bel momento mamma. Rovini tutto fino all'ultimo, come se dovessi scavare dentro di me perché io non mi senta per una volta meno vuota. Se io cerco un momento in cui non sentirmi sola, tu fai in modo di distruggerlo. E adesso cosa faccio, ho mangiato e non sono felice, non ho voglia di provare a vomitare e non riuscirci, l'idea di vomitare cose molle come la mozzarella o la sfogliata mi fa ancora più schifo.
Avresti potuto semplicemente starmi vicina stronza.

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